Marco Bonomelli, Dottore di Ricerca in modelli matematici per la finanza.
Mi chiamo Marco Bonomelli, ho 33 anni e sono da sempre impegnato nell’associazionismo e volontariato loverese. Dopo aver conseguito nel 2020 il titolo di Dottore di Ricerca in “Modelli e Metodi per l’Economia e l’Azienda”, ho lavorato in una società di consulenza multinazionale occupandomi principalmente di risk management e di modelli per l’analisi dei mercati. Da un anno lavoro come ricercatore universitario su tematiche di sostenibilità e finanza. Da sempre sono impegnato nello scoutismo loverese.
Negli ultimi cinque anni sono stato consigliere comunale a Lovere, un ruolo che ho affrontato con professionalità, spirito propositivo e dedizione, senza sottrarmi dal segnalare problemi, ma sempre nel rispetto di persone e istituzioni.
Credo che Lovere abbia bisogno di un cambiamento, serve ricucire i legami della comunità e valorizzare le persone come parte attiva e cuore pulsante del nostro paese. Mi impegnerò affinché la solidarietà rappresenti l’elemento cardine del nostro agire.
Il mio lavoro.
Da un anno sono tornato in Università, sono grato all’esperienza maturata in consulenza dove, oltre alle competenze acquisite, ho potuto mettermi alla prova con più progetti da dover svolgere contemporaneamente nel tentativo di cercare e implementare soluzioni a problemi sempre nuovi; tuttavia sentivo la mancanza della curiosità e del desiderio di approfondimento che un ambiente come l’Accademia riesce ad alimentare e supportare.
La mia passione per la politica.
La mia passione per l’attività politica è nata negli anni del liceo, quando ho vissuto l’esperienza del Comitato Studentesco di Istituto.
Nello stesso anno, avevo 18 anni e mi son candidato per la prima volta in consiglio comunale. Con alcuni amici ho fondato una lista di rappresentanza in Università degli Studi di Bergamo che dopo tredici anni resiste e continua a rappresentare la maggioranza degli studenti. Negli ultimi cinque anni sono stato consigliere comunale a Lovere, ruolo che ho sempre cercato di affrontare con serietà, portando in consiglio la nostra visione attraverso proposte che hanno anche migliorato alcuni interventi posti in essere. Non mi son mai sottratto dal manifestare il nostro dissenso su visioni e scelte dell’Amministrazione che ritenevamo dannose per Lovere, ma l’ho sempre fatto nel profondo rispetto delle persone che avevo di fronte.
Io e il tempo libero.
Nel tempo libero cerco di passare il più tempo possibile in compagnia, cerco occasioni di approfondimento su tematiche di attualità e coltivo la curiosità per le cose che mi circondano. Ho da sempre una passione per la Natura e la scienza. Svolgo servizio come capo scout, una passione che coltivo fin da quando avevo otto anni.
Cosa mi piace e cosa no.
Mi piace il confronto e lo stare insieme; condividere sia momenti di riflessione che di svago e leggerezza. Credo che sapersi adattare ai diversi contesti sia una qualità importante delle persone. Un rimpianto, aver abbandonato la barca a vela dopo i primi anni di deriva, ma son sicuro sia solo un “arrivederci”. Non mi piace quando ci si scontra su pregiudizi e preconcetti e non sopporto l’indifferenza di fronte alle ingiustizie e ai temi di attualità in genere.
Pregi e difetti.
Difetti, molti… sicuramente la testardaggine e l’impazienza. La qualità che mi viene riconosciuta e che mi dà maggior soddisfazione è la capacità di far incontrare persone e creare aggregazione, soprattutto quando si cerca di riflettere e progettare il futuro delle comunità in cui viviamo.
Cosa dicono di me.
Ormai molti anni fa, un mio carissimo amico mi disse che sono molto bravo ad ascoltare gli altri, che metto tutto me stesso per aiutare chi ho di fronte, ma difficilmente faccio trasparire emozioni e sentimenti. Dicono anche che mi piaccia moltissimo parlare.
Cosa è mancato e manca a Lovere.
A Lovere manca un progetto complessivo capace di far vivere la comunità. In questo la cultura gioca un ruolo fondamentale: un’offerta trasversale, capace di attrarre l’interesse della più ampia fascia di popolazione possibile, rappresenta un elemento cruciale nella costruzione di socialità e nella realizzazione di ciascun individuo. A Lovere serve tessere legami tra persone e tra generazioni, serve una progettualità capace di prendersi cura di tutte le fragilità, serve risvegliare quel senso di comunità ormai sempre più assopito.
Perché mi candido.
Perché credo che Lovere abbia bisogno di cambiare: serve tornare ad ascoltare le esigenze dei cittadini e serve uno sguardo nuovo capace di immaginare la Lovere di domani. Negli ultimi anni, scegliendo di valorizzare principalmente la dimensione turistica a scapito spesso dei residenti, il tessuto comunitario di Lovere si è indebolito: sono diminuite le occasioni di socializzazione, sono esplosi i B&B e la popolazione è calata di circa il 10% negli ultimi quindici anni.
Io desidero Lovere capitale della solidarietà, un luogo dove l’attenzione ai bisogni delle persone, vicine e lontane, rappresenti un elemento caratterizzante, anche per i turisti che visitano la nostra bella cittadina. Da piccolo ricordo le camminate di “Lovere per la speranza”, ritengo sia una tradizione che sarebbe bello riscoprire.
Perché votarmi.
Perché credo davvero nell’importanza per Lovere di cambiare. Il progetto che abbiamo costruito insieme alle altre persone con cui sto condividendo questa esperienza è ambizioso, ma penso possa davvero dare a Lovere un futuro nuovo. Sicuramente garantirò tutta la passione e l’entusiasmo necessario a ricostruire i legami di comunità di cui parlavo.
io credo nei loveresi.
L’8 e il 9 giugno votate Claudia Taccolini sindaco e date la vostra preferenza a Marco Bonomelli.